FORMULE CHIMICHE e Nomenclatura (2a parte)
Idruri e idracidi
Teoricamente sono da considerarsi idruri tutti i composti binari dell'Idrogeno
I rapporti con cui l'idrogeno si lega con gli elementi dal primo al settimo (17°) gruppo si
ripete con periodicità tra gli elementi tipici:
Gruppo |
1° |
2° |
3° (13°) |
4° (14°) |
5° (15°) |
6° (16°) |
7° (17°) |
numero di H |
1 |
2 |
3 |
4 |
3 |
2 |
1 |
|
LiH |
BeH2 |
BH3 |
CH4 |
NH3 |
H2O |
HF |
|
NaH |
MgH2 |
AlH3 |
SiH4 |
PH3 |
H2S |
HCl |
|
KH |
CaH2 |
GaH3 |
GeH4 |
AsH3 |
H2Se |
HBr |
La tipologia
del legame presente nelle precedenti sostanze varia, in orizzontale, da ionico a
covalente quasi omopolare fino a covalente molto polare, come già abbiamo discusso
parlando di legami chimici.
Alcuni idruri sono poco stabili, es. l'idruro di Gallio (GaH3).
Idruri metallici: gli idruri dei gruppi 1° e 2° sono detti idruri
metallici. In questi composti l'idrogeno ha lo stato di ossidazione -1. Scendendo
lungo i due gruppi gli idruri diventano nettamente ionici (ione H:-).
Idruri covalenti: gli idruri degli elementi del 4° (14°) gruppo e seguenti
sono covalenti e tendono ad avere natura molecolare.
Per la nomenclatura degli idruri si usa il prefisso idruro
di- seguito
dal nome dell'elemento diverso dall'idrogeno. La IUPAC accetta anche l'adozione dei
nomi correnti come quelli usati negli esempi seguenti (tra parentesi la versione IUPAC):
LiH, idruro di litio (idruro di litio)
BaH2, idruro di bario (diidruro
di bario)
CH4, metano; SiH4, silano (tetraidruri di-)
NH3, ammoniaca; PH3, fosfina; AsH3, arsina; SbH3, stibina
(triidruri di-)
N2H4, idrazina (tetraidruro di diazoto)
H2O, acqua; H2S,
acido solfidrico (diidruri di-)
La tabella seguente fornisce i nomi degli idruri dal 13° al 16° gruppo sia in inglese che in italiano. Risultano curiosi i nomi IUPAC di alcune sostanze ben note (es. ammoniaca e acqua).
Group |
Formula |
Traditional name |
Nome tradizionale (ITA) |
IUPAC name |
Nome IUPAC (ITA) |
13 |
B2H6 |
Diborane |
Diborano |
Diborane(6) |
Diborano(6) |
|
14 |
CH4 |
Methane |
Metano |
Methane |
Metano |
|
SiH4 |
Silane |
Silano |
Silane |
Silano |
|
GeH4 |
Germane |
Germano |
Germane |
Germano |
|
SnH4 |
Stannane |
Stannano |
Stannane |
Stannano |
|
15 |
NH3 |
Ammonia |
Ammoniaca |
Azane |
Azano |
|
PH3 |
Phosphine |
Fosfina |
Phosphane |
Fosfano |
|
AsH3 |
Arsine |
Arsina |
Arsane |
Arsano |
|
SbH3 |
Stibine |
Stibina |
Stibane |
Stibano |
|
16 |
H2O |
Water |
Acqua |
Oxidane |
Ossidano |
|
H2S |
Hydrogen sulfide |
Solfuro di diidrogeno |
Sulfane |
Solfano |
|
H2Se |
Hydrogen selenide |
Seleniuro di diidrogeno |
Selane |
Selano |
|
H2Te |
Hydrogen telluride |
Tellururo di diidrogeno |
Tellane |
Tellano |
Come recita il Red Book 2005 a pag. 85, il nome sistematico del metano dovrebbe essere "Carbano" ma ormai il termine "metano" č cosė radicato che non è raccomandato cambiarlo.
Idracidi: alcuni idruri del 6° (16°) e quelli del 7° (17°) gruppo e altre importanti
sostanze, sono detti
idracidi.
Per la loro nomenclatura classica si premette il termine acido e si aggiunge la desinenza -idrico al
nome dell'elemento o del gruppo chimco caratteristico.
IDRACIDI COMUNI : Il nome corrente si riferisce alle soluzioni acquose dei composti.
Notate la notazione IUPAC tra parentesi (si tratta dellala continuazione della tabella precedente).
(porre il puntatore sulla formula dei composti per avere alcune informazioni)
Formula |
nome corrente |
nomi IUPAC (altro IUPAC eng, ita) |
HF |
acido fluor-idrico |
Fluor-uro di idrogeno (Fluorane-fluorano)
|
HCl |
acido clor-idrico |
clor-uro di idrogeno (Chlorane-clorano) |
HBr |
acido brom-idrico |
brom-uro di idrogeno (Bromane-bromano) |
HI |
acido iod-idrico |
iod-uro di idrogeno (Iodane-iodano) |
H2S |
acido solf-idrico |
solf-uro di diidrogeno (Sulfane-solfano) |
HCN |
acido cian-idrico |
cian-uro di idrogeno (Cyanane-cianano) |
Acidi Ossigenati o Ossiacidi
Sono composti ternari formati da idrogeno, Ossigeno
e un non-metallo, oppure un metallo il cui ossido abbia
proprietà acide (esempio:
Cr, Mn ed altri elementi di transizione specie se ad elevato stato di ossidazione).
Si possono considerare derivati formalmente della reazione tra un ossido acido
(nonmetallo-ossigeno) e l'acqua. Ho specificato il termine "formalmente" perché non
sempre questa reazione avviene
e l'acido, in questi casi, se isolabile, viene ottenuto per altra via.
Le formule degli ossiacidi si scrivono secondo lo schema HXO,
ovvero premettendo gli atomi di idrogeno, seguiti dall'elemento a comportamento non metallico
che lo caratterizza "X", ed infine
l'ossigeno. Tale formulazione mette in evidenza la natura acida del composto e il comportamento non metallico dell'elemento centrale.
Anche la nomenclatura degli ossiacidi ha subito nel tempo varie riformulazioni
per arrivare a quella conclusiva (?) della IUPAC. A questo proposito c'è da
dire che la nomenclatura classica resiste strenuamente anche nel mondo scientifico
internazionale, nonostante i suggerimenti della IUPAC.
Nella tabella seguente viene illlustrata la derivazione di alcuni acidi dalle rispettve "anidridi" ovvero ossidi acidi dei non metalli
Reazione |
anidride di partenza acido
derivato
|
CO2 + H2O H2CO3 |
anidride carbonica acido
carbonico |
N2O3 + H2O 2
HNO2 |
anidride nitrosa acido
nitroso |
N2O5 + H2O 2
HNO3 |
anidride nitrica acido
nitrico |
SO2 + H2O H2SO3 |
anidride solforosa acido
solforoso |
SO3 + H2O H2SO4 |
anidride solforica acido
solforico |
P2O5 + 3H2O 2
H3PO4 |
anidride fosforica acido
fosforico |
P2O5 + H2O 2
HPO3 |
anidride fosforica acido
metafosforico (*) |
(*) esiste solo in forma polimerica
La nomenclatura IUPAC è di tipo "compositiva", in pratica esplicita la formula
senza possibilità di equivoci, proponendo una corrispondenza logica dal punto
di vista letterale e numerico, spesso senza proporre il minimo contributo di tipo chimico.
La nomenclatura
"corrente" degli ossiacidi è strutturata
in modo da mettere in evidenza la tipologia del composto (acido) e il grado di ossidazione
dell'elemento caratteristico, assegnando:
la desinenza -oso per i numeri di ossidazione minorI
la desinenza -ico per i numeri di ossidazione maggiori
Qualora tali desinenze non siano sufficienti, si fa ricorso
ai prefissi ipo- (per indicare il numero di ossidazione più basso)
e per- (per
indicare quello più alto). Come esempio si vedano gli ossidi tipici del cloro e gli acidi ossigenati corrispondenti presenti nella tabella che segue. Per il nostro corso non intendo mettere in
evidenza le differenze tra gli acidi ossigenati del cloro, del bromo e dello iodio,
pertanto potete formularli tutti alla stessa maniera.
Nella tabella seguente è presente un elenco di acidi ossigenati denominati secondo la nomenclatura corrente.
(porre il puntatore sulle formule per alcune informazioni.)
Alcune formule minime non
corrispondono a reali formule molecolari, e talvolta neppure a composti isolabili.
Di alcuni acidi si conoscono solo i sali derivati. |
Formula |
NOME |
|
Formula |
NOME |
HBO2 |
Acido metaborico |
|
H2SeO3 |
Acido selenoso |
H3BO3 |
Acido ortoborico |
|
H2SeO4 |
Acido selenico |
H2CO3 |
Acido (meta)carbonico (solo in soluz.) |
|
H2CrO4 |
Acido cromico |
H4SiO4 |
Acido silicico |
|
H2Cr2O7 |
Acido dicromico |
H2SiO3 |
Acido metasilicico |
|
H2MnO4 |
Acido manganico (solo in soluz.) |
HNO2 |
Acido nitroso (solo in soluz.) |
|
HMnO4 |
Acido permanganico |
HNO3 |
Acido nitrico |
|
HClO |
Acido ipocloroso (solo in soluz.) |
H3PO2 |
Acido ipofosforoso (fosfinico) |
|
HClO2 |
Acido cloroso (instabile) |
HPO2 |
Acido metafosforoso |
|
HClO3 |
Acido clorico (solo in soluz.) |
H4P2O5 |
Acido pirofosforoso |
|
HClO4 |
Acido perclorico |
H3PO3 |
Acido (orto)fosforoso |
|
HBrO |
Acido ipobromoso |
HPO3 |
Acido metafosforico |
|
HBrO2 |
Acido bromoso |
H3PO4 |
Acido (orto)fosforico |
|
HBrO3 |
Acido bromico |
H4P2O7 |
Acido pirofosforico (difosforico) |
|
HBrO4 |
Acido perbromico |
H2SO3 |
Acido solforoso |
|
HIO |
Acido ipoiodoso |
H2SO4 |
Acido solforico |
|
HIO2 |
Acido iodoso |
H2S2O7 |
Acido disolforico (pirosolforico) |
|
HIO3 |
Acido iodico |
|
Oleum |
|
HIO4 |
Acido (meta)periodico |
Gli acidi si dicono monoprotici, diprotici, triprotici etc.,
a seconda del numero di idrogeni che possono sostituire con metalli (inpropriamente che possono dissociare). Qualche volta il numero
di idrogeni protici non corrisponde con quelli presenti nella formula. Come si fa
a capire quanti sono gli idrogeni protici? Basta conoscerne la formula di struttura
e considerare dissociabili solo quelli dei gruppi -OH. La risposta che ho fornito
vuol dire anche che l'unico vero modo per saperlo
è quello di impararlo a memoria. Per ridurre le vostre difficoltà,
l'unica cosa che possiamo fare e di limitare il numero di acidi da imparare, riducendo
al minimo quelli che presentano un numero di idrogeni protici diverso da quelli presenti
nella formula HXO. In pratica dovete imparare quelli trascritti nella tabella ed
altri ad essi immediatamente riconducibili. Le formule di struttura di Lewis da conoscere
sono rintracciabili nel seguente link:
Strutture di Lewis di alcuni comuni acidi ossigenati.
Acidi meta, orto e piro
Questi prefissi indicano il "grado di idratazione" di un acido. Formalmente
possiamo variare il grado di idratazione di un acido senza però pretendere
di aver fatto una operazione chimica, nel senso che qualche volta si può fare sulla
carta,
ma spesso non si può
fare nella pratica. Come vedete ritorno sul discorso che la nomenclatura non corrisponde
perfettamente alle proprietà chimiche supposte.
- Si definisce orto l'acido che contiene il maggior numero possibile
di molecole d'acqua.
- L'acido meta contiene una molecola d'acqua in meno rispetto all'orto.
- Il termine di (o piro ormai deprecato) si usa invece per indicare
gli ossiacidi che derivano dalla condensazione di due molecole di un ortoacido con
la perdita di una molecola d'acqua in globale.
La formula bruta degli acidi 'di' si costruisce quindi raddoppiando
i coefficienti dell'acido orto e sottraendo una molecola di acqua (due idrogeni e
un ossigeno). (Vai quasi alla fine del link precedente relativo alle strutture di Lewis)
Anche questi prefissi si conservano invariati nella nomenclatura
dei sali (e degli anioni).
Per quanto riguarda i prefissi orto e meta, la IUPAC ha approvato
il loro uso solo per i seguenti acidi :
ortoborico (H3BO3), ortosilicico (H4SiO4), ortofosforico (H3PO4), ortoperiodico (H5IO6);
metaborico (HBO2), metasilicico (H2SiO3), metafosforico (HPO3)n.
Il prefisso piro è consentito solo per l'acido pirofosforico (H4P2O7);
in tutti gli altri casi si dovrebbe usare il prefisso di-.
Tioacidi: con questo
termine si indica la sostituzione di un O con S in un ossiacido.
Esempio: H2S2O3, acido
tiosolforico (instabile sopra i -100°C, stabili i sali).
Sali
Sono composti ionici che si ottengono, normalmente,
dalla reazione di un acido con una base. Dal punto di vista della nomenclatura si
può pensare che derivino dagli acidi per sostituzione di uno o più idrogeni con un
elemento metallico.
La nomenclatura IUPAC dei sali, oltre a quella "compositiva", permette
tante variazioni e addizioni che, tranne casi in cui si potrebbero verificare
ambiguità,
di fatto accetta anche la vecchia nomenclatura. Pertanto faremo riferimento principalmente
a quest'ultima e forniremo la nomenclatura IUPAC solo per completezza.
I sali che derivano dagli idracidi, cambiano il suffisso -idrico in -uro
Lo stesso suffisso, -uro, è quello che si assegna a tutti
gli anioni monoatomici derivati dagli acidi idracidi: azoturo, solfuro, fluoruro,
cloruro, bromuro, ioduro etc.. Le ultime raccomandazioni IUPAC suggeriscono di aggiungere
il numero di cariche negative, es:
Cl -, cloruro o cloruro(1-)
S 2 -, solfuro o solfuro(2-)
Nei sali (e negli anioni), le desinenze -oso e -ico diventano
rispettivamente -ito e -ato, mentre eventuali prefissi si conservano
invariati. Questi nomi valgono anche per gli anioni derivati dagli ossoacidi di cui
fornisco alcuni esempi qui di seguito (riporto anche i nomi raccomandati dalla IUPAC):
CO32 -, carbonato, triossocarbonato(2-)
HCO3-, bicarbonato o
idrogenocarbonato, idrogeno(triossocarbonato)(1-)
NO2-, nitrito, diossonitrato(1-)
NO3-, nitrato, triossonitrato(1-)
ClO -, ipoclorito, monossoclorato(1-)
ClO3-,
clorato, triossoclorato(1-)
SO42 -, solfato, tetraossosolfato(2-)
HSO4-, bisolfato, idrogenosolfato
o idrogeno(tetraossosolfato)(1-)
PO43 -, fosfato, tetraossofosfato(3-)
HPO42 -, idrogenofosfato, idrogeno(tetraossofosfato)(2-)
H2PO4-, diidrogenofosfato, diidrogeno(tetraossofosfato)(1-)
Riassumendo, nei termini della nomenclatura corrente vale la seguente
tabella:
Acido |
Sale |
-oso |
-ito |
-ico |
-ato |
-idrico |
-uro |
Eventuali prefissi si mantengono
invariati |
Alle volte i sali derivano per reazione incompleta di un acido poliprotico con
una base, pertanto mantengono idrogeni acidi nell'anione. In tal caso
si indica, prima dell'anione, il numero di idrogeni presenti, usando le particelle
mono-, di-, tri- etc. (mono viene spesso omesso)
|
H3PO4 |
+ |
3 |
NaOH |
Na3PO4 |
fosfato di sodio |
|
|
H3PO4 |
+ |
2 |
NaOH |
Na2HPO4 |
idrogenofosfato di sodio |
|
|
H3PO4 |
+ |
|
NaOH |
NaH2PO4 |
diidrogenofosfato di sodio |
|
|
H2CO3 |
+ |
2 |
NaOH |
Na2CO3 |
carbonato di sodio |
|
|
H2CO3 |
+ |
|
NaOH |
NaHCO3 |
idrogeno carbonato di sodio |
|
Seguono alcuni esempi di sali (in alcuni casi è presente anche l'acido da
cui derivano segnati in rosso) con nomenclatura classica seguita dalla IUPAC in ITA e, fra parentesi quadra, in inglese:
HNO2,
acido nitroso, Diossonitrato di idrogeno, [ hydrogen(dioxidonitrate) ]
NaNO2, nitrito di sodio, Diossonitrato di sodio
NaNO3, nitrato di sodio, Triossonitrato di sodio
Ca(NO3)2, nitrato di
calcio, bis(Triossonitrato) di calcio
H2CO3,
acido carbonico, Triossocarbonato di diidrogeno, [ dihydrogen(trioxidocarbonate) ]
Na2CO3, carbonato di
sodio, Triossocarbonato di disodio
CaCO3, carbonato di
calcio, triossocarbonato di calcio
NaHCO3, bicarbonato di sodio,
idrogenocarbonato di sodio, idrogeno(triossocarbonato) di sodio
Ca(HCO3)2,
bicarbonato di calcio, idrogenocarbonato di calcio, bis(idrogenotriossocarbonato) di sodio
H2SO4,
acido solforico, Tetraossosolfato di diidrogeno, [ dihydrogen(tetraoxidosulfate) ]
CuSO4, solfato
rameico, Tetraossosolfato di rame
Cu(HSO4)2,
idrogenosolfato rameico, bis(idrogenotetraossosolfato) di rame
H3PO4,
acido fosforico, Tetraossofosfato di triidrogeno, [ trihydrogen(tetraoxidophosphate) ]
Ca3(PO4)2, fosfato
di calcio, bis Tetraossofosfato di tricalcio
CaHPO4,
idrogenofosfato di calcio, idrogeno(tetraossofosfato) di calcio
Ca(H2PO4)2,
diidrogenofosfato di calcio, bis(diidrogenotetraossofosfato) di calcio
altri:
NaClO, ipoclorito di sodio, monossoclorato(I) di sodio
Ba(ClO)2, ipoclorito
di bario, bis(monossoclorato(I)) bario
Fe(ClO4)3, Perclorato
ferrico, tris(tatraossoclorato(VII)) di ferro
HgCl2, cloruro mercurico, cloruro di mercurio(II), dicloruro di mercurio
Hg2Cl2, cloruro mercuroso, cloruro di mercurio(I), dicloruro di dimercurio
Esempi di nomenclatura IUPAC, spesso non aggiornati si trovano ai seguenti indidrizzi (dicembre 2023):
file PDF del prof. Rodomontano sulla nomenclature
Anche la casa editrice Zanichelli propone un pdf con uno stralcio di nomenclatura tradizionale e IUPAC (non perfettamente aggiornato):
Le regole della nomenclatura tradizionale e IUPAC
Nei due link seguenti, sempre a cura della Zanichelli, trovate la nomenclatura estratta dal libro di Giuseppe Valitutti, il primo in formato pdf e il secondo in formato ppt:
Classificazione e nomenclatura dei composti
Classificazione e nomenclatura dei composti
Invito i più coraggiosi a fare il download del RedBook della IUPAC dalla seguente pagina web (nel RedBook ne potrete vedere delle belle):
Red Book | International Union of Pure and Applied Chemistry
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