Lo stato gassoso (terza parte)
GAS REALI
DEVIAZIONE DEL FATTORE DI COMPRIMIBILITA' L'equazione di stato dei gas ideali può essere scritta:
Per un gas ideale si può facilmente prevedere che,
mettendo in grafico il precedente rapporto in funzione della
pressione, si otterrà una retta parallela all'origine
con intercetta di valore unitario. Nella figura seguente:
Come già detto e come chiaramente illustra la figura (a), le deviazioni dal comportamento ideale dipendono dalla temperatura. In particolare, all'aumentare della temperatura le deviazioni tendono ridursi. La conclusione più ovvia e che un gas reale può, a temperatura non troppo basse e a pressioni non troppo alte, essere trattato con discreta approssimazione come un gas ideale, nel senso che l'equazione dei gas ideali può essere utilizzata per prevedere il comportamento del gas con un errore abbastanza lieve. La più concreta ed osservabile manifestazione della non idealità di un gas reale sta nel fatto che esso può essere reso liquido abbassando la temperatura e/o aumentando la pressione.
L'equazione di Johannes Diderik van der Waals In ordine di tempo fu la prima equazione proposta per prevedere il comportamento dei gas reali. Si basa sul primo e terzo punto della definizione di gas reale data all'inizio di questa pagina. van der Waals, prese come riferimento l'equazione di stato dei gas ideali e propose due fondamentali correzioni: una derivante dal volume delle particelle che costituiscono il gas reale, e l'altra dovuta alle interazioni tra le molecole stesse. NOTA: con il pedice "ideale" nella parte seguente si intende ciò che va sostituito nell'equazione dei gas "ideali"Correzione del volume Il volume che le singole particelle "vedono" come a loro disposizione, non è il volume del recipiente che contiene il gas, ma quello "libero" che deve tenere conto del volume occupato da tutte le altre. Il volume "realmente" a disposizione del gas risulta così diminuito di una quantità b (detta covolume) che rappresenta, in prima approssimazione, il volume occupato da una mole di molecole di quello specifico gas. Il covolume risulta, pertanto, differente da gas a gas, in funzione delle specifiche dimensioni molecolari. Volume ideale = Volume del recipiente(reale) -
covolume
In breve: Videale = Vreale -
b
Per un numero generico di moli n: Videale = Vreale - n
b
Correzione della pressione La pressione che il gas riesce ad esercitare sulle pareti risulta inferiore a quella idealmente aspettata perchè le particelle tendono ad attrarsi le une con le altre. Risentendo di questa attrazione verso l'interno, le particelle urtano le pareti con minor vigore (pressione minore), ovvero, come si suol dire, il gas reale tende ad autocomprimersi. La pressione che noi misureremo (Pressione reale) sarà: Pressione reale = Pressione ideale - Pressione interna
In breve, ordinando: Pideale = Preale +
Pi Il termine di pressione interna dipende dal quadrato della concentrazione (attrazione reciproca) e risente anch'esso dal tipo di gas con cui si lavora (coefficiente a tipico per ogni gas reale)
L'equazione di van der Waals completa:
L'equazione riesce a prevedere abbastanza bene il comportamento del gas reale purchè lontani dalla zona in cui esso tende a liquefare (non si può pretendere di trattare un liquido come fosse un gas). In questa equazione compaiono due termini in blu, a e b, dipendenti dal tipo di gas. Il gas reale assume così una propria identità è un comportamento specifico a seconda delle sue caratterisiche chimiche e fisiche.
Nella tabella seguente vengono messi a confronto due modi diversi di scrivere l'equazione di stato dei gas ideali con la corrispondente equazione per i gas reali secondo van der Waals (sono evidenziate le correzioni):
Nella tabella successiva vengono elencati i valori dei coefficienti a e b per alcune sostante gassose. Senza entrare in dettaglio facciamo notare che il gas reale che manifesta un comportamento quasi ideale è l'elio per il quale, infatti, i coefficienti a e b risultano essere molto piccoli.
DIFFUSIONE ED EFFUSIONE (caso dei gas) Il fenomeno della diffusione di un gas consiste nell'espansione-mescolamento di un gas verso un altro gas (o una miscela di gas es. aria) o espansione verso il vuoto. La diffusione (espansione) verso il vuoto è molto veloce perchè le molecole dei gas si muovono a velocità molto elevate mentre la diffusione-mescolamento contro un altro gas risulta macroscopicamente lenta. Il fenomeno chiamato effusione consiste nell'espansione di un gas attraverso un piccolo foro verso un contenitore in cui era stato fatto il vuoto. La quantità di gas che attraversa il foro nell'unità di tempo dipende dalla velocità quadratica media che è funzione della temperatura e della massa molecolare del gas. Approfondimenti sui gas |