Calcolo del pH delle soluzioni acquose (3a parte)
Reazione di un acido debole con una base forte (in soluzione) Si supponga di far reagire acido acetico
e idrossido di sodio e che siano note le quantità, espresse
in moli o millimoli, delle sostanze reagenti. Sono possibili tre casi
(le quantità utilizzate sono puramente indicative): caso a: il pH si calcola considerando il tampone "acido acetico/acetato". La soluzione tampone sarà presente sino a quando verranno utilizzate quantità di base inferiori all'acido
caso b: il pH si calcola considerando l'idrolisi del sale (base coniugata dell'acido debole)
caso c: il pH è dovuto all'eccesso di base forte e va calcolato dalla concentrazione molare di tale eccesso
Reazione di una base debole con un acido forte (in soluzione) Si supponga di far reagire ammoniaca
con acido cloridrico (provare anche acido nitrico e acido perclorico)
e che siano note le quantità, espresse in moli o millimoli, delle
sostanze reagenti. Sono possibili tre casi (le quantità utilizzate
sono puramente indicative): caso a: il pH si calcola considerando il tampone "ammoniaca/ammonio". La soluzione tampone sarà presente sino a quando verranno utilizzate quantità di acido inferiori alla base
caso b: il pH si calcola considerando l'idrolisi del sale (acido coniugato della base debole NH3)
caso c: il pH è dovuto all'eccesso di acido forte e va calcolato dalla concentrazione molare di tale eccesso
Reazione tra un sale (base di Brønsted) e un acido forte Erano dette anche reazioni di spostamento di
un acido dal suo sale. Si supponga di far reagire acetato di sodio
con acido cloridrico le cui quantità, espresse in moli
o millimoli, siano note. Sono possibili tre casi (le quantità
utilizzate sono puramente indicative): caso a: il pH si calcola considerando il tampone "acido acetico/acetato". La soluzione tampone sarà presente sino a quando verranno utilizzate quantità di acido inferiori al sale
caso b: il pH è dovuto all'acido debole ottenuto come prodotto e va calcolato dalla sua concentrazione molare utilizzando la relativa formulazione
caso c: il pH è dovuto all'eccesso di acido forte e va calcolato dalla concentrazione molare di tale eccesso
Reazione tra un sale (acido di Brønsted) e una base forte Erano dette anche reazioni di spostamento di
una base dal suo sale. Si supponga di far reagire cloruro di ammonio
con idrossido di sodio le cui quantità, espresse
in moli o millimoli, siano note. Sono possibili tre casi (le quantità
utilizzate sono puramente indicative): caso a: il pH si calcola considerando il tampone "ammoniaca/ammonio". La soluzione tampone sarà presente sino a quando verranno utilizzate quantità di base inferiori al sale
caso b: il pH è dovuto alla base debole ottenuta come prodotto e va calcolato dalla sua concentrazione molare utilizzando la relativa formulazione
caso c: il pH è dovuto all'eccesso di base forte e va calcolato dalla concentrazione molare di tale eccesso
TITOLAZIONE di un acido DEBOLE con una base FORTE Le reazioni illustrate in questa pagina spiegano l'andamento
del pH nelle titolazioni del tipo acido debole-base forte e base debole-acido forte.
Discuteremo sola la prima categoria.
Supponiamo
di porre in un beker, munito di sistema di agitazione magnetica, 100 mL di acido
acetico 0.1 M e di utilizzare come titolante la base forte NaOH alla concentrazione
0.1 M. Il pH iniziale, prima di qualunque aggiunta di titolante, se provate a rifare
i calcoli, risulta poco meno di 3. Aggiungendo NaOH, si determina
la formazione di acetato di sodio (base coniugata di CH3COOH). In una
prima fase, essendo eccessivo il rapporto tra acido debole e sua base coniugata,
il tampone risultante non risulta affatto efficiente ed il pH varia in maniera non
lineare (zona A).
|